Mobilità sostenibile: tra verità e fake news

Mobilità sostenibile: tra verità e fake news

 Il passaggio alla mobilità elettrica come nuova modalità di spostamento rappresenta un cambiamento epocale dal punto di vista tecnologico, economico e sociale. E, come tutte le grandi innovazioni, porta con sé storie affascinanti di idee e scoperte.

Buona parte del dibattito sulle e-car è legato alle tecnologie di ricarica e di storage ed è su questo che si è concentrata la ricerca, come dimostrano la qualità e la quantità delle innovazioni del settore. Una di queste è la cosiddetta ricarica “a induzione dinamica. La sua particolarità è che si attiva durante la guida, senza necessità di fermarsi, grazie a un circuito presente sotto l’asfalto che entra in funzione al passaggio del mezzo, dotato di dispositivo che dialoga con quello stradale, innovazione questa che ha ambiti di sperimentazione in tutto il mondo, Italia compresa.

Altro grande tema che genera diffidenza e fake news è la scarsità di infrastrutture di ricarica e i relativi tempi. In realtà, il PNRR prevede lo stanziamento di oltre 700 milioni di euro per la costruzione di 21mila colonnine sul territorio italiano e le moderne tecnologie di ricarica rapida permettono di ricaricare la propria auto in pochi minuti. Senza contare la possibilità di vivere gli spostamenti in modo completamente nuovo anche a livello esperienziale, senza rumori e senza emissioni. Per tutti questi motivi e per le tecnologie sempre più avanzate nell’ambito il passaggio all’elettrico rappresenta il presente della mobilità.

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